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22 agosto 1864. Rocca: “Con la Prima Convenzione di Ginevra nasce l’umanitarismo moderno”. Valastro: “Un testo dalla portata rivoluzionaria e più attuale che mai”

“Oggi celebriamo, con la firma della Prima Convenzione di Ginevra, la nascita dell’umanitarismo moderno. Data che segna una vera e propria rivoluzione - sottolinea Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana e della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa - nata sui campi di battaglia di Solferino grazie all’esempio delle straordinarie Donne di Castiglione, fonte di ispirazione per Henry Dunant la cui azione porterà alla firma, il 22 agosto del 1864, della prima ‘Convenzione di Ginevra per il miglioramento delle condizioni dei feriti delle forze armate in campagna’. Il testo getta le basi del diritto internazionale umanitario contemporaneo (DIU), stabilendo regole universali. La storia ci insegna e ci fa da guida e vale la pena imparare dal passato: in tutto il mondo, infatti, le crisi umanitarie aumentano di numero, divenendo sempre più complesse e protratte. Assistiamo ancora a tanti scenari e contesti, lontani ma anche molto vicini, in cui le violazioni del DIU continuano a rappresentare uno dei problemi più gravi per la protezione dei civili e per quella degli operatori umanitari e del personale medico”.
 
Un documento rivoluzionario

“Il documento, testo capitale per la nostra azione umanitaria e dalla portata rivoluzionaria - spiega il Vicepresidente della Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro -  forse ancora oggi è sottovalutato. È perciò importante, una volta di più, ribadire le novità contenute in esso: garantisce neutralità e protezione alle ambulanze e agli ospedali militari, al personale delle équipe sanitarie e al materiale utilizzato, a prescindere dagli schieramenti; estende la protezione anche alla popolazione civile che si adoperi per i soccorsi ai feriti; adotta la croce rossa su sfondo bianco quale simbolo di protezione e neutralità; riconosce a livello internazionale l’emblema, privo di significato religioso”.

Un medico della CRI valdostana sulla GNV Azzurra

La GNV Azzurra, la nave da crociera utilizzata per la quarantena dei migranti, ha a bordo anche un medico del Comitato Regionale Valle d’Aosta della Croce Rossa Italiana.

Si tratta di Marco Sarboraria, chirurgo d’urgenza e rianimatore all’Ospedale Parini di Aosta.

57 anni, residente a Nus, sposato (anche lei è un medico) con due figli, Sarboraria si è approcciato alla CRI, con servizi di volontariato, mentre frequentava l’Università a Torino. Dopo la laurea è stato formatore delle infermiere volontarie.

Dal 1992, ha iniziato a lavorare con la cooperazione sanitaria internazionale in contesti di emergenza, guerra, terremoto e carestia. Dedica a queste attività due mesi l’anno.

È arrivato a Lampedusa lunedì 3 agosto e conta di rientrare in Valle d’Aosta nel fine settimana di Ferragosto. Ora la nave è attraccata al largo di Trapani. A bordo ci sono oltre 600 migranti, una trentina dei quali positivi al Covid-19. Sarboraria si occupa delle urgenze e dell’ambulatorio.

«Anche i miei figli, un giorno mi hanno chiesto perché lo faccio - ci ha spiegato - e credo che ci siano due risposte: la prima è perché si fa il medico per passione, per spirito umanitario e per il desiderio di curare. E poi per reciprocità: a ognuno di noi può capitare di trovarsi in situazione di bisogno ed è bello trovare qualcuno disposto ad aiutarci».

Una serata in musica per la Croce Rossa Italiana

L’Associazione culturale giovanile Les Cailloux-Hibou organizza attività, spettacoli ed eventi rivolti ai giovani.

Per sabato 8 agosto 2020, con inizio alle ore 18, a Châtillon, in piazza Volontari del sangue, propone un concerto a ingresso libero nel corso del quale si esibiranno nove artisti.

Si alterneranno sul palco:

alle ore 18.10 Federico Borluzzi

alle ore 10.40 Elisa Neve

alle ore 19.10 Giancarlo Bianchedi

alle ore 20 The Wash

alle ore 21.10 Maura Susanna

alle ore 21.40 Mikol Frachey

alle ore 22.10 Water in Us

alle ore 22.40 Boj

Alle 19.30 è previsto un intervento del presidente del Comitato Regionale Valle d’Aosta della Croce Rossa Italiana, per promuovere l’adesione come volontari e promuovere una raccolta di fondi.

Spiega il presidente del Comitato, Paolo Sinisi: «L’organizzazione di eventi di questo genere ci permette di incontrare i giovani, che sono la più grande risorsa per il futuro del volontariato. Ci è così possibile spiegare quali sono le attività portate avanti tutti i giorni (non solo in occasione delle situazioni di emergenza) e, spero, far sorgere in qualcuno il desiderio di unirsi a noi, per un’esperienza al servizio degli altri che è formativa e gratificante».

Segnalazione di false telefonate per conto della Croce Rossa Italiana

Il Comitato Regionale Valle d’Aosta della Croce Rossa Italiana ha ricevuto comunicazione, da alcuni privati, che è in atto una truffa.

Operatori di un sedicente “Istituto di Ricerca Aosta” si mettono telefonicamente in contatto con le persone e - precisando che svolgono un’indagine sulla sanificazione delle abitazioni per conto della Croce Rossa Italiana - chiedono informazioni sul numero e l’età dei componenti del nucleo familiare.

Il Comitato Regionale Valle d’Aosta della Croce Rossa Italiana è totalmente estraneo a tale iniziativa non ha mai dato incarichi in tal senso. Ha infatti segnalato questo abuso alle forze dell’ordine.

Si consiglia a coloro che ricevessero una tale telefonata a non rispondere e segnalarlo alle autorità.